Sabato 20 Giugno 1° incontro degli 87 delegati al Convegno presso l’auditorium del Centro Pastorale Diocesano “Stella Maris” di Colle Ameno di Ancona
La Conferenza Episcopale Marchigiana ha avviato il cammino conclusivo di preparazione delle Chiese locali che sono nella regione al 5° Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze (9-13 novembre 2015) sul tema “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”. Il primo dei due appuntamenti di riflessione e approfondimento avrà luogo sabato 20 giugno prossimo presso l’Auditorium del Centro pastorale diocesano “Stella Maris” di Colle Ameno di Ancona (dalle 9,30 alle 13). Parteciperanno gli 87 delegati per il Convegno di Firenze (i Vescovi, i rappresentanti dei presbiteri, dei religiosi e delle religiose, dei movimenti e delle Associazioni laicali marchigiane), i membri del Servizio per l’attuazione del 2° Convegno Ecclesiale Marchigiano (SeRAC), della Commissione regionale per il laicato e la Consulta regionale di Associazioni e Movimenti e dell’Ufficio Famiglia Regionale.
L’incontro sarà dedicato alla presentazione della Traccia di preparazione al Convegno e al confronto in gruppi di lavoro sulle cinque vie di umanizzazione, cinque movimenti esistenziali da intraprendere nelle realtà “di frontiera” identificate in cinque “verbi”: uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare . Il presidente del Comitato preparatorio nazionale, il Vescovo di Torino mons. Cesare Nosiglia ha sottolineato come la sfida consista nel cercare di aprire veramente un orizzonte diverso interpellando anche il mondo laico e gli uomini della cultura, del lavoro, dell’economia, della politica e di ogni altra realtà civile e sociale che comprenda l’importanza del tema, se si vuole fare dell’evento di Firenze un volano che avvii nelle Chiese locali un fecondo processo di rinnovamento.
I vescovi di Camerino-San Severino mons. Francesco Giovanni Brugnaro e di Jesi mons. Gerardo Rocconi indicati dalla CEM a guidare rispettivamente il percorso partecipativo al 5° Convegno di Firenze e il Servizio di attuazione del 2° Convegno Ecclesiale Marchigiano (Vivere e trasmettere oggi la fede nelle Marche) hanno tenuto una riunione a Loreto per accompagnare il lavoro conclusivo coinvolgendo il laicato cattolico e i membri del SeRAC. Ha partecipato all’incontro il prof. Sergio Belardinelli, marchigiano della diocesi di Fano, docente di sociologia dei processi culturali presso l’Università di Bologna, chiamato a far parte della giunta nazionale incaricata della preparazione del Convegno di Firenze.
“Non ci aspetta una nuova teoria, - ha chiarito lo studioso illustrando la Traccia - ma la ricerca di un uomo capace di incarnarsi nella storia. E’ importante che i delegati portino le loro esperienze vissute nella vita quotidiana delle nostre comunità dove dobbiamo accettare le sfide con animo disposto a sviluppare analisi finalizzate ad attuare gli insegnamenti evangelici. Le relazioni costitutive della persona umana (famiglia, scuola, politica) sono in crisi e si sta dissolvendo lo stesso concetto di comunità. Il cattolicesimo riesce ancora ad esprimerla e fuori c’è un bisogno spasmodico di comunità, più capace di affrontare e gestire con successo i cambiamenti. Ricostruire la comunità evangelizzatrice (la Parola di Gesù è comunitaria) sarebbe un grande servizio al mondo.” (S.B.)
L’incontro di sabato 20 giugno sarà trasmesso in streaming sul sito www.convegno2013.chiesacattolicamarche.it
Le Redazioni giornalistiche degli Organi di informazione sono invitate a seguire i lavori.
Carissimi,
eccoci di nuovo a vivere un tempo forte dell’anno liturgico: la Quaresima.
Come già fatto altre volte, abbiamo realizzato insieme all’Azione Cattolica un sussidio, che ci accompagnerà fino alla Pasqua.
Il punto di partenza di ogni riflessione è una situazione di criticità;
la chiave di lettura di queste situazioni è una virtù, o teologale o cardinale.
Infine, abbiamo inserito anche una proposta per la vita di tutti i giorni.
Buon cammino di Quaresima a tutti!
Don Giordano Trapasso e Daniele Tassi
Il mediatore familiare è una figura che nasce dal bisogno di soddisfare le esigenze della gestione civile della separazione e del divorzio il quale ha spinto il legislatore a formulare la Legge n. 54 dell’8 febbraio 2006, basata sulla capacità di fare mediazione da parte di nuove figure professionali, con cui viene introdotta la possibilità per il Giudice di “rinviare l’adozione dei provvedimenti di cui all’art. 155 c.c.”, oggi tramutati negli artt. 337 bis c.c. e seguenti, a seguito del D.lgs. 154/2013 per consentire che i coniugi, avvalendosi di esperti, tentino una mediazione per raggiungere un accordo”. Obiettivo principale del Corso è quello di formare professionisti che siano in grado di utilizzare la mediazione, sempre più richiesta dai Tribunali e dagli
Enti locali, in ambito sia pubblico che privato, anche alla luce della recente Legge 14 gennaio 2013, n. 4 che ha regolamentato le nuove professioni.
“Una Chiesa che si alza e va piena di gioia” è il titolo del messaggio che i vescovi delle Marche hanno scritto a un anno di distanza dalla conclusione del secondo Convegno ecclesiale marchigiano a Loreto e che sarà distribuito in 120.000 copie a tutti i fedeli marchigiani il giorno di Natale. Il documento, che è stato presentato questa mattina ad Ancona, sottolinea come esigenza fondamentale della Chiesa marchigiana quella di “ripartire dalla famiglia”, sia come soggetto di attenzione e cura pastorale ma soprattutto come “protagonista” di una nuova fase dell’evangelizzazione. Il vescovo di Ancona-Osimo, mons. Edoardo Menichelli, vicepresidente della Conferenza episcopale marchigiana, delegato alla pastorale familiare, ha notato che il messaggio ha un duplice sguardo, uno della Chiesa rivolta a se stessa e uno rivolto alla famiglia. “Come Chiesa - ha detto Menichelli - c’impegniamo ad ascoltare il mondo attuale: vogliamo essere una Chiesa madre, una Chiesa costruita sulla modalità famiglia, una Chiesa missionaria. In secondo luogo vogliamo ripartire dalla realtà familiare: nel messaggio si parla di alleanza tra famiglia e parrocchia, tra preti e sposi, in nome del servizio che caratterizza i due sacramenti al fine di costruire comunità famiglia di famiglie’ dentro uno stile di partecipazione, di comunicazione e di corresponsabilità”.
“La famiglia è il crocevia di ogni forma di pastorale”. Lo ha sottolineato il vescovo di Jesi, mons. Gerardo Rocconi, delegato dalla Cem a presiedere il Servizio regionale di attuazione del Convegno ecclesiale marchigiano durante la presentazione del messaggio. Il vescovo ha anche rilevato che il documento riprende il metodo di lavoro del convegno che è quello del “camminare insieme, che è un metodo nuovo e bello” e ha ricordato che il giorno della conclusione del convegno, il 24 novembre 2013, “la Chiesa ha ricevuto il dono dell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium che ci chiama tutti a una profonda revisione di vita in prospettiva missionaria”. Per mons. Rocconi, si pone ora il problema di “coinvolgere i Consigli pastorali delle parrocchie ed è allo studio un documento che diventi un vademecum proprio per gli stessi Consigli”. “È una scelta importante quella di ripartire dalla famiglia - ha commentato Carlo Berloni, direttore dell’Ufficio per la famiglia della diocesi di Fano e membro della Consulta regionale per la pastorale familiare -. Ci sono le difficoltà delle giovani coppie, quelle delle famiglie più grandi, la solitudine che aggrava ogni problema. Come famiglie possiamo offrire dei percorsi di accompagnamento, essere dei laici protagonisti dell’evangelizzazione che lavorano insieme alle figure consacrate che ci possono far vedere orizzonti nuovi”.